Isolamento acustico

f_12962_01Morfeo, dal nome della divinità che nella mitologia greca è tradizionalmente protettrice del sonno, è l’innovativo rivestimento antirumore appositamente progettato per risolvere i problemi di calpestio e di rumore aereo negli edifici, proposto da Nord Bitumi, la società veneta che da oltre 40 anni è specializzata in membrane bituminose e soluzioni tecnologiche per l’edilizia.

Morfeo è costituito dall’accoppiamento di una membrana bitume polimero elastomero (BPE) con un tessuto non tessuto in poliestere. Tutte le caratteristiche e le prestazioni del sistema Morfeo sono documentate da dati ottenuti da rigorose prove di laboratorio e certificazioni rilasciate da Enti ed Istituti accreditati come l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, il CSI ed il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Ferrara, oltre alle numerose attestazioni di qualità che contraddistinguono l’intera gamma di prodotti Nord Bitumi. Morfeo, isolante a celle aperte, è caratterizzato da: -uno spessore totale di soli 8 mm -una rigidità dinamica apparente* s’t pari a 11 MN/m3 ed una rigidità dinamica dell’aria s’a pari a 13 MN/m3 (valori a Norma UNI EN 29052-1), -una conduttività termica λ pari a 0,045 W/ m°K La stima dell’indice di attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio a norma UNI EN 12354-2, considerando un massetto avente massa superficiale di circa 100 kg/m2, riporta un valore pari a LW=28 dB.

La membrana bitume polimero elastomero ,additivata con agenti fonoresilienti garantisce a Morfeo eccellenti capacità di resistenza al punzonamento, alle perforazione ed alle lacerazioni dovute ai transiti e alle lavorazioni di cantiere. Morfeo assicura la realizzazione di un pavimento galleggiante in grado di fornire un ottimo isolamento al problema del rumore da calpestio e da trascinamento.

Il sistema prevede l’utilizzo di NORDCELL, fascia laterale autoadesiva a base di polietilene, pratico da posare e utile a desolidarizzare il pavimento galleggiante dalle strutture laterali.

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Nord Bitumi

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Applicazione nuova norma ISO 9000:2008

Applicazione nuova norma ISO 9000:2008

 

tratto da sito UNI

Normativa sull’isolamento acustico.

1239209740

Scarica la nostra guida all’isolamento acustico.   Dettagli ed informazioni sulla normativa e sull’isolamento acustico.

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Nord Bitumi Spa  leader da anni nella realizzazioni di isolanti acustici e coperture impermeabilizzanti.

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Risparmio energetico.

La detrazione sulle opere di recupero per il risparmio energetico riguarda quattro particolari tipi di lavori. Occorre raggiungere certi particolari livelli di risparmio fissati dal Decreto del Ministero dello Sviluppo 11 marzo 2008 (solo un tecnico è in grado di valutarli).

Le opere sono: 1. Qualsiasi opera di riqualificazione globale dell’ edificio che permetta di raggiungere determinati parametri di fabbisogno termico Gli obiettivi da conseguire variano a seconda dell’anno in cui si sono terminati i lavori. Infatti i parametri sono due, il primo valido per il biennio 2008 – 2009, il secondo, più rigido, per il 2010.

L’ agevolazione scatta solo se il fabbisogno termico ridotto si consegue in edifici completi (condomini e villette): esclusi i singoli appartamenti. In genere si tratta dell’azione combinata dei punti 2) e 4). 2. Le coibentazioni degli edifici con particolari requisiti di trasmittanza termica (misura del flusso di calore che passa attraverso una parete per metro quadrato di superficie), prefissati dallo stesso Decreto dello Sviluppo, che riguardino: a) pareti che danno sull’ esterno b) finestre e portefinestre che danno sull’ esterno e che racchiudono zone riscaldate (escluse, per esempio, le finestre sulle scale condominiali o le porte di ingresso degli appartamenti) c) pavimenti e soffitti 3. L’ installazione di pannelli solari termici. Requisiti: garanzia minima di 5 anni per pannelli e i bollitori e di 2 anni per accessori e i componenti tecnici, nonché conformità alle norme UNI 12975 e UNI 12976. 4. La sostituzione di caldaie esistenti con modelli a condensazione. Necessari: un certo rendimento termico utile; bruciatore di tipo modulante su sui agisce direttamente la regolazione climatica, pompa di tipo elettronico a giri variabili;valvole termostatiche su tutti i caloriferi (con esclusione del riscaldamento a pavimento).

Oppure sostituzione delle caldaie esistenti con impianti geotermici a bassa entalpia. Tetti di spesa Sono variabili a seconda del tipo di opera. È possibile cumulare (cioè godere di più detrazioni e di più tetti di spesa) le agevolazioni elencate nei punti 2), 3) e 4) (coibentazioni, pannelli solari e caldaie) eseguendo ciascuna di queste opere. Viceversa l’ agevolazione del punto 1) (la riqualificazione globale) è cumulabile solo con l’ agevolazione del punto 3) (i pannelli solari). I tetti di spesa previsti sono relativi a ciascuna unità immobiliare (se ci sono più comproprietari, vanno ripartiti tra essi).

Fa eccezione l’ intervento di riqualificazione totale per cui il tetto di 1000 mila euro di detrazione è relativo a tutto il fabbricato. Rateizzazione Per le opere eseguite nel 2009 e 2010 (anche se terminate negli anni successivi, fino al 2010), la detrazione avviene in 5 rate di uguale importo. Ricordiamo che per quelle eseguite nel 2008 (anche se terminate negli anni successivi, fino al 2010), il contribuente aveva possibilità di scelta tra 3 e 10 rate e per quelle del 2007, invece, erano previste 3 rate.

Quanto dura l’ agevolazione Al momento (salvo proroga) per le opere pagate entro il 31 dicembre 2010. Per quali immobili Tutti i tipi di immobili, purché i lavori siano eseguiti per proprio utilizzo (non per la vendita, da parte di imprese di costruzione). Pagamenti Occorre naturalmente conservare le regolari fatture. Per i contribuenti che non siano titolari di reddito d’ impresa, è necessario che i versamenti siano fatti con apposito bonifico bancario o postale, salvo casi particolari (oneri dovuti alla pubblica amministrazione, ritenute di acconto operate sui compensi dei professionisti, che non risulteranno nel bonifico, ma saranno riportate solo sulla fattura). Nel bonifico, vanno riportati la causale del versamento; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori). La data che conta, ai fini della detrazione, è quella del bonifico (perciò, in condominio, non ha rilievo quella del versamento delle rate all’amministratore). I titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’ obbligo del bonifico: la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.

Fonte

Classificazione acustica edifici: in arrivo una norma UNI

d_12247_01Criteri per misurare e valutare i requisiti acustici degli immobili
 08/09/2009 – La qualità di vita all’interno di un ambiente dipende, in misura determinante, dalle condizioni acustiche che in esso si vengono a creare per la presenza di sorgenti sonore sia interne che esterne. Dal mese di marzo 2008, il gruppo di lavoro 5 “Classificazione acustica degli edifici” operante nella sottocommissione “Acustica in edilizia”, organo misto tra le commissioni UNI “Acustica e Vibrazioni” e “Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio”, sta elaborando un progetto congiunto con titolo “ Acustica – Classificazione acustica degli edifici ”, identificabile con il codice U20001500, di forte interesse per chi opera nel settore.
 
 
Il DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” ha fin da subito manifestato alcuni limiti e contraddizioni. Da più parti sono state formulate varie richieste, anche dalla stessa commissione “Acustica e Vibrazioni” dell’UNI, affinché tale decreto venisse aggiornato e corretto, per superare la situazione conflittuale creatasi tra i costruttori e gli acquirenti. In questo senso il gruppo di lavoro intende fornire uno strumento di normazione tecnica utile anche a risolvere tale problema e l’obiettivo è quello di concludere i lavori entro l’anno in corso. Per riuscire nell’intento, l’ingegner Giuseppe Elia, coordinatore del gruppo medesimo e presidente della commissione “Acustica e Vibrazioni”, sta richiedendo al gruppo un notevole impegno anche attraverso riunioni ravvicinate nel tempo.
 
 
La norma in elaborazione si propone di definire, in riferimento ad alcuni requisiti acustici prestazionali degli edifici, i criteri per la loro misurazione e valutazione . Su tale base la norma stabilisce inoltre una classificazione acustica (in riferimento ad ognuno dei requisiti) per l’intera unità immobiliare. È infine proposta una valutazione sintetica (con un unico indice descrittore) dell’insieme dei requisiti per unità immobiliare.

La classificazione acustica di un sistema edilizio consente di informare compiutamente i futuri utilizzatori sulle caratteristiche dell’edificio che andranno ad abitare e di tutelare i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio (proprietari, progettisti, costruttori, venditori, produttori, ecc.) da possibili successive contestazioni. Per edifici di nuova costruzione o in ristrutturazione diventa pertanto di particolare importanza correlare il progetto ai requisiti acustici attesi in opera e quindi seguire scrupolosamente una serie di passaggi, dal progetto alla realizzazione dell’immobile:
  
– prima dell’inizio dei lavori eseguire calcoli previsionali dei requisiti acustici passivi per il progetto in esame;
 – in corso d’opera verificare la corretta posa di materiali e i sistemi costruttivi;
 – in corso d’opera e a fine lavori eseguire misurazioni strumentali per determinare le prestazioni raggiunte e individuare eventuali accorgimenti correttivi nel caso in cui quanto misurato non collimi con gli obiettivi prefissati.
  
 I calcoli previsionali possono essere eseguiti adottando le indicazioni riportate nelle norme serie UNI EN 12354 e nel rapporto tecnico UNI/TR 11175 che si propone, appunto, come guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici con applicazione alla tipologia costruttiva nazionale. Se si intendono ottenere in opera valori paragonabili ai risultati definiti nel progetto, è di fondamentale importanza controllare con attenzione la corretta esecuzione dei lavori. Piccoli errori di posa possono comportare forti scostamenti del risultato finale dalla valutazione previsionale. È quindi opportuno che la progettazione dei requisiti acustici , i controlli in corso d’opera e le misure strumentali vengano eseguiti da tecnici dotati di adeguata preparazione nei campi dell’acustica, dell’edilizia e dell’impiantistica.
  
 La norma si applica essenzialmente alla cosiddetta “unità immobiliare” , che vien definita come porzione di fabbricato, o un fabbricato, o un insieme di fabbricati ovvero un’area che, nello stato in cui si trova e secondo l’uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. Ai fini del progetto di norma in corso di elaborazione si considerano le unità immobiliari aventi le seguenti destinazioni d’uso: residenze; uffici; alberghi e pensioni; attività ricreative o di culto (salvo il caso di specifici ambienti in cui la qualità acustica sia una caratteristica fondamentale da valutare mediante una progettazione acustica particolarmente specifica) e attività commerciali.
Per gli ospedali e le scuole non è prevista la classificazione, ma sono tuttavia indicati dei valori limite di riferimento per ognuno dei requisiti considerati.

Vengono prese in considerazioni le seguenti grandezze acustiche, già considerate nel DPCM sopra menzionato:
 1. indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di facciata;
 2. indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di divisori verticali e orizzontali fra ambienti appartenenti a differenti unità immobiliari;
 3. indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti sovrapposti e/o adiacenti appartenenti a differenti unità immobiliari;
 4. livello sonoro immesso da impianti a funzionamento continuo;
 5. livello sonoro immesso da impianti a funzionamento discontinuo.
  
 Per ognuna di queste grandezze vengono definite 4 classi alle quali viene attribuito questo significato:
 1. classe I: prestazioni acustiche ottime;
 2. classe II: prestazioni acustiche buone;
 3. classe III: prestazioni acustiche di base;
 4. classe IV: prestazioni acustiche modeste.
  
 Per gli alberghi, gli ospedali e le scuole, oltre ai cinque requisiti sopra enunciati, sono stati individuati requisiti di isolamento acustico fra ambienti interni (per esempio per camere d’albergo, camere di degenza, aule).

Il gruppo di lavoro ha risolto tutti gli aspetti più critici emersi nel corso dei lavori (come la definizione delle classi, l’incertezza di misura, i criteri di campionamento): argomenti delicati sui quali, dopo un intenso dibattito, si è riusciti ad ottenere un adeguato consenso.
Se i Ministeri competenti considereranno positivamente il risultato dei lavori che il gruppo misto UNI sta concludendo, si può affermare che UNI – ancora una volta – è stata in grado di contribuire alla risoluzione di problemi inerenti la vita quotidiana.
  
 

> Fonte: UNI

 

Scelta di una membrana, armatura e mescola fattori determinanti

Prestazioni della mescola
     
I diversi polimeri conferiscono proprietà differenti alla mescolaSBS [Stirene butadiene stirene]
Elastomero termoplastico con struttura a rete che si comporta nelle normali condizioni di impiego come se fosse gomma vulcanizzata.Al bitume conferisce:
> ottima lavorabilità alla basse temperature
> ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche
> comportamento elastico

APP [Polipropilene atattico]
Polioleofina ottenuta dalla polimerizzazione del propilene; è perfettamente compatibile con il bitume al quale conferisce:
> migliore resistenza ai raggi UV
> maggiore resistenza al calore

PAO [Polialfaoleina]
Polialfaolefine ad elevato peso molecolare e basso indice di cristallinità che assicurano al bitume:
> ottima resistenza all’invecchiamento
> mantenimento di flessibilità nel tempo
> ottima adesione tra strati contiguiIMG_20090625155453817

Prestazioni delle armature
     
I diversi tipi di supporto influenzano le prestazioni “meccaniche” delle membrane bitume polimero.Velo vetro
Costituito da fibre di vetro molto sottili opportunamente resinate. Conferisce alla membrana:
> stabilità dimensionale
> ortometriaTessuto non tessuto [TNT] di poliestere da fiocco
Costituito da fibre discontinue di lunghezza variabile, realizzato con un processo di agugliatura e resinatura.
Assicura alla membrana:
> buone proprietà meccaniche
> buona resistenza al punzonamento statico o dinamico.
Disponibile anche in versione rinforzata, ovvero stabilizzata con l’inserimento di fili di vetro.

Tessuto non tessuto [TNT] di poliestere da filo continuo [spunbond]
Tessuto non tessuto costituito da fibre continue, realizzato con un processo di agugliatura e resinatura.
Assicura alla membrana:
> ottime proprietà meccaniche
> buona isotropia
Disponibile anche in versione rinforzata, ovvero stabilizzata con l’inserimento di fili di vetro.

Tessuto non tessuto [TNT] di poliestere composito
Armatura costituita da due strati di TNT [tessuto non tessuto] di poliestere da filo continuo al cui interno è inserita una rete o un feltro di vetro.
Assicura alla membrana:
> eccellente stabilità dimensionale
> buone proprietà meccaniche
> ottima resistenza alla lacerazione
> isotropia e ortometria

Il rendimento energetico delle case prefabbricate in legno

Riportiamo un articolo tratto da http://caseprefabbricate.blogspot.com/ dell’architetto Paolo Crivellaro bioarchitetto esperto in abitazioni prefabbricate in legno a basso consumo di energia.

FINO A CHE LIVELLO DI PRESTAZIONI ENERGETICHE E’ POSSIBILE SPINGERE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E COME SI PUO’ CONCILIARE IL RISPARMIO SULLA BOLLETTA CON UN COSTO DI COSTRUZIONE LEGGERO?Bisogna innanzitutto fare chiarezza sugli obiettivi da raggiungere, soprattutto in presenza di un budget di spesa limitato. Proviamo a procedere per punti:
1. Minimo fabbisogno di energia per il riscaldamento invernale.
Va ottenuto innanzitutto attraverso un progetto finalizzato alla minima dispersione termica a partire dal disegno, con una pianta compatta possibilmente vicina alla forma quadrata, assenza di aggetti o rientri nella sagoma, involucro e copertura di tipo semplice, poche aperture rivolte verso nord.
E’ poi essenziale ottenere il massimo del guadagno solare accumulando il calore invernale mediante una captazione mirata dell’energia passiva, in particolare nelle ore più calde attraverso il posizionamento degli ambienti di soggiorno verso sud. Le vetrate sono in grado di far passare la radiazione e di scaldare efficacemente l’abitazione per effetto serra impedendo al calore stesso di fuoriuscire. E’ intuibile l’importanza di installare serramenti di alta qualità con vetrocamera a bassa trasmittanza per agire efficacemente sulla componente solare e minimizzare le dispersioni dovute al minore isolamento del vetro stesso rispetto alla parete coibientata.
2. Massima protezione dall’eccesso di calore estivo per evitare l’ausilio dei sistemi di condizionamento.
Il surriscaldamento dell’edificio deve, ancora una volta, essere eliminato all’origine attraverso un’accorta progettazione passiva. E’ fondamentale evitare che la radiazione solare incida direttamente sulle vetrate nei mesi più caldi schermando i raggi estivi con tettoie, balconi, frangisole, pergolati, tende, sporgenze del tetto, veneziane esterne. I sistemi a disposizioni sono molti e possono modulare in modo interessante gli spazi esterni, creando luoghi di fruizione usufruibili tutto l’anno. Infatti i raggi del sole durante l’estate sono vicini allo zenith e vengono bloccati facilmente dagli schermi passivi, mentre nei mesi freddi possono passare, in quanto si trovano molto più bassi, vicini alla linea dell’orizzonte.
3. Limitare al massimo l’impiantistica per il riscaldamento ed il raffrescamento.
Una casa a basso consumo necessita di poca energia, per cui appare logico non spendere troppi soldi per degli impianti termici costosi che richiederanno tempi lunghissimi per rientrare nell’investimento. Le pompe di calore sono davvero consigliabili solo in presenza di interventi di una certa dimensione come le case plurifamiliari. A volte le aziende e gli impiantisti spingono su questa voce più per il loro interesse che per il vostro….e qui mi fermo.
4. La composizione della parete andrà attentamente determinata in base alla zona climatica.
In generale no agli isolanti troppo leggeri come la fibra di vetro o la lana di roccia. Bene la cellulosa e meglio ancora la fibra di legno ad alta densità. Il cappotto serve per non fare entrare il freddo, quindi bastano pochi centimetri. Alcune aziende forniscono pareti di grande spessore con cappotti esterni esagerati, di 10 o più centimetri. Meglio aumentare lo spessore dell’isolante interno, che migliorerà le caratteristiche di coibentazione durante tutto l’anno.
5. L’importanza dell’isolamento del tetto.
I tetti ventilati in Italia spesso vengono offerti con isolamenti insignificanti, puntando tutto sulla capacità di questa tecnica costruttiva di eliminare il calore in eccesso e l’umidità. Tuttavia l’isolamento è fondamentale e deve essere di spessore adeguato. La copertura dovrebbe avere un valore di trasmittanza analogo alla parete esterna e questo è possibile solo con tanti centimetri di isolamento. Anche in questo caso meglio un isolante con una certa massa, in grado di fungere da barriera di protezione tutto l’anno. La camera di ventilazione può essere una soluzione tecnica da abbinare ad un tetto bene isolato, ma andrà valutata attentamente in base al tipo di progetto e alle condizioni climatiche specifiche del luogo.

Pubblicato da Arch. Paolo Crivellaro