Do not disturb

La legislatura vigente in tema di inquinamento acustico

 
Negli ultimi anni sono state promulgate numerose leggi aventi per obiettivi la protezione dell’uomo e dell’ambiente dal rumore che può danneggiare la salute e la qualità di vita.
La prima importante normativa è stata il d.P.C.M. 1/3/91 a cui è seguita la L. 447 del 26/10/1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” che fissa i principi fondamentali per la tutela dal rumore prodotto dall’ambiente esterno e dall’ambiente abitativo.
Per quanto riguarda l’acustica edilizia, a partire dagli anni ’60 si sono succeduti svariati decreti e circolari riguardanti aspetti o casi particolari (edilizia convenzionata, scuole…).
Oggi tuttavia il documento di riferimento è il d.P.C.M. 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” che individua i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, prendendo in considerazione le strutture che si interfacciano sia con i rumori provenienti dall’esterno sia con quelli generati all’interno dell’edificio.
Il fatto che tali requisiti si riferiscano alle strutture in opera implica che la verifica di conformità ai valori acustici del progetto debba essere certificata mediante apposito collaudo finale, firmato da tecnico competente.
Normativa di riferimento in acustica
 
UNI EN ISO 10140: 2010(*) • Misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio:

Parte 1: Regole di applicazione per prodotti particolari
Parte 2: Misurazione dell’isolamento acustico per via aerea
Parte 3: Misurazione dell’isolamento del rumore da calpestio
Parte 4: Procedure e requisiti di misurazione
Parte 5: Requisiti per le apparecchiature e le strutture di prova.

(*) Il “pacchetto” di norme sostituisce alcune parti delle norme della serie UNI EN ISO 140, e precisamente le UNI EN 20140-10:1993, UNI EN ISO 140-1:2006, UNI EN ISO 140-3:2006, UNI EN ISO 140-6:2000, UNI EN ISO 140-8:1999, UNI EN ISO 140-11:2005 e UNI EN ISO 140-16:2006. UNI comunica che il metodo di prova è identico al precedente e di conseguenza i dati ottenuti sono ancora validi. La nuova famiglia di norme non è altro che una ristrutturazione organica di tutta la materia con particolare riguardo ad alcuni aspetti emersi in questi anni nell’applicazione della varie parti delle norme serie UNI EN ISO 140.

UNI 11367:2010 • Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera

UNI EN ISO 140-4:2000 • Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea tra ambienti

UNI EN ISO 140-5:2000 • Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate

UNI EN ISO 140-7:2000 • Misurazioni in opera dell’isolamento dal rumore di calpestio di solai

UNI EN ISO 140-12:2001 • Misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico dai rumori trasmessi per via aerea e dal calpestio tra due ambienti attraverso un pavimento sopraelevato.

UNI EN ISO 140-14:2004 • Linee guida per situazioni particolari in opera

UNI EN ISO 717-1:2007 • Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio. Isolamento acustico per via aerea.

UNI EN ISO 717-2:2007 • Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio. Isolamento del rumore di calpestio.

UNI EN ISO 3382:2001 • Misurazione del tempo di riverberazione di ambienti con riferimento ad altri parametri acustici

UNI EN ISO 3822-1:2000 • Misurazione in laboratorio del rumore emesso dai rubinetti e dalle apparecchiature idrauliche utilizzate negli impianti per la distribuzione dell’acqua – Metodo di misurazione

UNI EN ISO 3822-2:1998 • Misurazione in laboratorio del rumore emesso dai rubinetti e dalle apparecchiature idrauliche utilizzate negli impianti per la distribuzione dell’acqua – Condizioni di montaggio e di funzionamento dei rubinetti di scarico e miscelatori.

UNI EN ISO 3822-3:1998 • Misurazione in laboratorio del rumore emesso dai rubinetti e dalle apparecchiature idrauliche utilizzate negli impianti per la distribuzione dell’acqua – Condizioni di montaggio e di funzionamento delle apparecchiature e delle valvole sull’impianto.

UNI EN ISO 3822-4:1998 • Misurazione in laboratorio del rumore emesso dai rubinetti e dalle apparecchiature idrauliche utilizzate negli impianti per la distribuzione dell’acqua – Condizioni di montaggio e di funzionamento per apparecchiature speciali.

UNI EN ISO 5136:2005 • Determinazione della potenza sonora immessa in un condotto da ventilatori ed altri sistemi di movimentazione dell’aria

UNI EN ISO 7235:2005 • Metodi di misurazione in laboratori per silenziatori inseriti nei canali e nelle unità terminali per la diffusione dell’aria – Perdita per inserzione, rumore endogeno e perdite di carico totale

UNI 8199:1998 • Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione – Linee guida contrattuali e modalità di misurazione

UNI 10052:2005 • Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea, del rumore da calpestio e della rumorosità degli impianti – Metodo di controllo

UNI EN ISO 10534-1:2001 • Determinazione del coefficiente di assorbimento acustico e dell’impedenza acustica in tubi di impedenza – Metodo con le onde stazionarie

UNI EN ISO 10534-2:2001 • Determinazione del coefficiente di assorbimento acustico e dell’impedenza acustica in tubi di impedenza – Metodo della funzione di trasferimento

UNI 10844:1999 • Determinazione della capacità di fonoassorbimento degli ambienti chiusi

UNI/TR 11175:2005 • Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici • Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale

UNI EN ISO 11654:1998 • Assorbitori acustici per l’edilizia – Valutazione dell’assorbimento acustico.

UNI EN 12354-1:2002 • Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti – Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti

UNI EN 12354-2:2002 • Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti – Isolamento acustico al calpestio tra ambienti

UNI EN 12354-3:2002 • Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti – Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall’esterno per via aerea

UNI EN 12354-4:2003 • Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti – Trasmissione del rumore interno all’esterno

UNI EN 20140-9:1998 • Misurazione dell’isolamento acustico in edifici e in elementi di edificio. Misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico per via aerea da ambiente a ambiente coperti dallo stesso controsoffitto.

UNI EN 20140-10:1993 • Misura dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio. Misura in laboratorio dell’isolamento acustico per via aerea di piccoli elementi di edificio.

UNI EN 29052-1:1993 • Determinazione della rigidità dinamica. Materiali utilizzati sotto i pavimenti galleggianti negli edifici residenziali.

UNI EN 29053:1994 • Materiali per applicazioni acustiche. Determinazione della resistenza al flusso d’aria.

Il potere fonoisolante

Oggi parliamo di indice di valutazione del potere fonoisolante ottenuto in laboratorio/calcolato teoricamente e collaudato in cantiere (Rw/R’w)

L’indice del potere fonoisolante di solai e pareti è un valore unico espresso in decibel che la curva di riferimento possiede a 500 Hz, per semplificare possiamo affermare come il suddetto valore rappresenti la differenza di rumore tra un ambiente che chiameremo emittente (soggiorno cucina con televisione accesa) ed uno che chiameremo ricevente confinante (camera da letto o ambiente relax).

Esistono due tipologie di valori che possiamo attribuire al sistema, quello certificato in laboratorio o calcolato teoricamente indicato nella letteratura scientifica col simbolo Rw, e quello ottenuto dal collaudo acustico in cantiere al termine dei lavori di costruzione dell’edificio indicato col simbolo R’w.

La similitudine tra i simboli non deve trarre in inganno, si tratta di valori numerici che tra loro sono sempre sensibilmente differenti (anche 3 – 5 decibel). Sussiste una proporzionalità diretta tra il valore dell’indice di valutazione e la qualità del sistema fonoisolante, quindi maggiore è il valore del potere fonoisolante maggiore sarà la protezione dal rumore all’interno dell’edificio per coloro che abitano negli ambienti.

In generale si ricercano elevati valori di abbattimento acustico incrementando la massa superficiale delle partizioni (peso della struttura in kg/mq), le nuove tecnologie di isolamento però sono volte alla semplificazione della struttura, alleggerimento della stessa senza riduzione di prestazione fonoisolante, finalizzato ad una riduzione (in generale) dell’impatto che lo stesso edificio determina nell’ambiente.

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Nord Bitumi   Via Campagnola 8 37060 Sona VR  Tel 045 6094111    mail  bergami@nordbitumi.it   referente Sig Bergami Luca.

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Pillole di acustica maggio 2012

Insonorizzazione e isolamento acustico 

Oggi parliamo di Rigidità dinamica

La Rigidità dinamica s’ (espressa in MN/m3) è la capacità di un materiale di deformarsi elasticamente riducendo il suo spessore iniziale temporaneamente.

Questa proprietà consente di attenuare le vibrazioni (rumori di calpestio per esempio) a cui le strutture orizzontali sono sottoposte.

Sussiste una proporzionalità inversa tra la qualità del prodotto ed il valore di rigidità dinamica dello stesso,

in sintesi più basso è il valore di Rigidità dinamica dell’isolante migliori sono le performance acustiche che si possono ottenere.

Le prestazioni acustiche devono però essere ottenute attraverso la ricerca di un equilibrio complessivo del sistema, l’isolante acustico infatti deve essere in grado di mantenere il suo spessore nel tempo,le deformazioni NON devono possedere una “quota residua di deformazione” cioè non possono essere considerate plastiche o viscose.

Perciò un buon anticalpestio dovrà possedere valori non elevati di rigidità dinamica, valori elevati di resistenza a compressione e valori non elevati di scorrimento viscoso (deformazione residua).

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Nuova gamma isolanti acustici Nord Bitumi.

Nuova gamma isolanti acustici Nord Bitumi.

Nord Bitumi con l’obbiettivo di ampliare  la sua offerta presenta la nuova gamma di isolanti acustici , ancor più performanti.

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MORFEO

MORFEO  è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo, il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di fibra di poliestere ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante. Lo spessore nominale è 7.5 mm, la massa superficiale è circa 1.9 kg/m2 circa

MORFEO EXTRA

MORFEO EXTRA è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di fibra di poliestere ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante.Lo spessore nominale è 11.5 mm, la massa superficiale è circa 2.0 kg/m2 circa.

MORFEO ORO

MORFEO ORO è un pannello per l’isolamento termo – acustico di partizioni orizzontali con particolari criticità tecniche. Il prodotto è ottenuto dall’unione tra l’anticalpestio MORFEO e uno speciale pannello termoisolante in EPS. Il pannello è disponibile in spessori compresi tra 2.75 e 4.75 cm, la massa superficiale tra 2.5 e 3.1 kg/m2.

NORDSILENCE

NORDSILENCE è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo, il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di polietilene reticolato espanso ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante. Lo spessore nominale del prodotto è pari ad 8.0 mm, la massa superficiale è circa 2.2 kg/m2 circa.  NORDSILENCE EXTRA NORDSILENCE EXTRA è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo, il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di polietilene reticolato espanso ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante. Lo spessore nominale del prodotto è pari ad 13.0 mm, la massa superficiale è circa 2.3 kg/m2 circa.

NORDFLOOR

NORD FLOOR è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo, il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di agglomerato poliuretanico ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante. Lo spessore nominale è 8.5 mm, la massa superficiale è circa 2.5 kg/m2 circa

NORDBEAR

NORD BEAR è un manto anticalpestio per l’isolamento acustico dal rumore impattivo, il prodotto è ottenuto dall’unione in continuo tra uno strato di agglomerato poliuretanico ed una speciale membrana viscoelastica fonoisolante. Lo spessore nominale è 12.0 mm, la massa superficiale è circa 3.5 kg/m2.

NORDROCK

NORD ROCK è un pannello per l’isolamento acustico e termico di doppie, il prodotto viene collocato all’interno delle doppie pareti.

Maggiori informazioni su   www.nordbitumi.it

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Insonorizzazione: problemi progettuali ed operativi

L’ottenimento di adeguate condizioni di isolamento acustico all’interno degli edifici – specie quando questi ospitano più utenze (omogenee: residenziali, terziarie,commerciali, ecc., oppure miste residenziali/ terziarie, terziarie/industriali,ecc.) poco conciliabili tra loro in quanto a produzione/ricezione di rumore comporta, oltre all’isolamento acustico delle chiusure (pareti e serramenti di facciata, coperture e solai su spazi aperti), anche quello delle partizioni interne:verticali (pareti divisorie, porte verticali, ecc.) e orizzontali (solette interpiano).

È bene osservare in proposito che, in gran parte del contesto italiano, l’isolamento acustico dai rumori esterni è agevolato sia da ragioni di tradizione costruttiva (ad es. il normale impiego di murature con sufficiente massa, sia monolitiche sia pluristrato), sia da necessità di controllo delle dispersioni energetiche e del comfort termico, che portano ad integrare le soluzioni murarie e le finestrature tradizionali rispettivamente con strati e serramenti termoisolanti che migliorano anche la protezione acustica dell’edificio ai rumori dell’ambiente esterno.

Le condizioni di comfort acustico all’interno degli edifici sono quindi sempre di più affidate alla capacità di isolamento delle partizioni interne.

Le fonti interne del rumore

Negli edifici oltre ai rumori che si propagano attraverso l’aria: voci, suoni di televisione, radio, telefono, ecc., che per questo sono detti “rumori aerei”, si producono anche rumori che si diffondono tramite gli elementi edilizi, specie se questi sono composti da materiali ad elevata velocità di propagazione dotati di continuità fisica oppure di connessioni rigide. Si tratta dei rumori provocati da urti: calpestio, ballo, salti, caduta di oggetti, oppure da percussioni, vibrazioni, perforazioni prodotte da macchinari, utensili, ecc., detti pertanto “rumori impattivi” o anche “rumori d’urto”.

Data la continuità delle strutture, la trasmissione dei rumori d’urto raggiunge, al contrario dei rumori aerei, parti dell’edificio molto lontane dalla sorgente, anche se la loro influenza è tuttavia massima per il locale sottostante.

Nei materiali costruttivi e di finltura di più comune utilizzo: legno, laterizio, calcestruzzo, acciaio, pietra, marmo, ceramica, ecc., i rumori impattivi possono diffondersi ad una velocità da 10 a quasi 20 volte maggiore di quella dei rumori aerei e per questo, prima di smorzarsi, possono giungere a notevole distanza dalla sorgente e quindi arrecare disturbo in molti locali.

La trasmissione dei rumori per via solida merita pertanto le maggiori attenzioni progettuali e anche operative.

Bonifica ambientale nei casi di eccessiva rumorosità interna generata ad esempio da macchinari o da attrezzature, oppure la correzione ambientale nei casi di teatri, cinema, auditorium, ristoranti, ecc., dove il tempo di riverberazione potrebbe essere non congruente con l’intelligibilità della parola e/o della musica;

• isolamento acustico e pertanto la riduzione della trasmissione sonora, mediante impiego di pareti divisorieopportunamente studiate per limitare la trasmissione del rumore dall’esterno verso l’interno nei casi di rumori provenienti dalla strada oppure tra un ambiente e l’altro nel caso di alloggi differenti, camere d’albergo, sale cinematografiche, ecc.

Per controllare la trasmissione dei rumori per via solida è necessario isolare accuratamente tutti gli elementi che possono originare i rumori d’urto da quelli che possono invece assorbirli e trasmetterli. Gli elementi che più frequentemente danno origine ai rumori d’urto sono rivestimenti di pavimento ed i relativi massetti di sottofondo. Il loro isolamento richiede pertanto l’inserimento, tra solaio e massetto sottopavimento, di un elemento dissipatore, cioè in grado di assorbire l’energia sonora e di dissiparla in calore senza trasmetterla agli elementi attigui, che per questa sua qualità viene chiamato strato di dissipazione dei rumori d’urto”.

Per migliorare l’isolamento acustico dei rumori d’urto si può intervenire agendo sia sulla sorgente sia sulla propagazione, sia su entrambe. La prima azione consiste nell’interporre un materiale elastico direttamente al di sotto della sorgente (ad esempio pavimentazioni elastiche), in grado di smorzare gli urti. La seconda azione, che agisce sulla propagazione, può essere attuata in modi diversi tra i quali, il più utilizzato, è il cosiddetto “pavimento galleggiante”. Il suo scopo è quello di ottenere una pavimentazione senza alcun collegamento rigido con le altre strutture. Questa totale desolidarizzazione è ottenuta interponendo un idoneo materiale tra la pavimentazione, i muri laterali e il solaio portante.

In relazione a quanto detto, risulta, nella pratica, di grande importanza la qualità dell’esecuzione del pavimento galleggiante, poiché, anche piccoli collegamenti rigidi riducono sensibilmente l’efficacia del sistema.

Una terza possibile azione consiste nel realizzare, sotto il solaio sottoposto ai rumori d’urto, un controsoffitto elasticamente sospeso avente la funzione di: trasformare l’energia sonora dovuta agli urti in energia termica all’interno del plenum tra solaio e controsoffitto stesso. L’efficacia del sistema è molto legata all’entità delle trasmissioni laterali e diagonali per cui, per ottenere buoni risultati, occorre anche trattare le pareti dei locali confinanti con idonee soluzioni isolanti.

Nella migliore delle ipotesi tale trattamento deve essere effettuato almeno sulle pareti verticali del sottostante locale, che quindi è il solo a risultare protetto dai rumori di percussione prodotti nell’ambiente sovrastante.

In conclusione risulta evidentemente più pratico creare con il pavimento galleggiante un taglio elastico tra sorgente sonora degli urti e sottostante solaio piuttosto che cercare di isolare ciascun locale dalle strutture che trasmettono le onde acustiche generate dalle percussioni. Quanto precisato sopra si riferisce ad edifici di nuova costruzione. Infatti l’esecuzione di pavimenti galleggianti in locali esistenti risulta problematica anche perché si tratta di interventi da realizzare in casa altrui, con tutte le complicazioni che ne conseguono. Sebbene da un punto di vista concettuale, la realizzazione di uno strato di dissipazione sia semplice, in pratica, specie in termini progettuali e operativi soprattutto, essa non lo è affatto e richiede adeguata professionalità.

Anche un solo punto di contatto residuo tra elementi separati dal dissipatore può infatti impedire la realizzazione di un isolamento efficace. Questo pericolo, peraltro ben noto agli specialisti, richiede un’accurata scelta dell’elemento dissipatore e, soprattutto, una posa del medesimo molto accurata, sia per preparazione del supporto, sia per posa vera e propria, sia anche, qualora l’elemento sollecitazioni di cantieri precedenti al completamento del massetto.

Per la definizione progettuale e per la realizzazione di soluzioni adeguate allo scopo risulta, in particolare, essenziale l’impiego di elementi dissipatori che riducano il rischio di discontinuità senza per questo richiedere un aumento della complessità della soluzione in cui devono essere inseriti.

Nella scelta di un elemento dissipatore è opportuno considerare, oltre agli indici di valutazione acustica, anche le caratteristiche che hanno maggiore influenza sulla sua posa e sul suo comportamento in opera: all’inizio come nel corso della vita utile dell’edificio. Tali caratteristiche sono: spessore contenuto, elevata flessibilità, impermeabilità all’acqua, resistenza al calpestio di cantiere e al punzonamento.

La ricerca Nord Bitumi ha messo a punto prodotti specifici per l’acustica, quali NordSilence e Morfeo , che possono risultare particolarmente utili per il progettista. 

Vienici a trovarci su nordbitumi alla sezione Isolanti Acustici

  http://www.nordbitumi.it/index.cfm/prodotti-impermeabilizzanti/isalanti-acustici/

NORDSILENCE EXTRAIsolanti acustici

Isolamento acustico

Nordsilence e Morfeo con membrana BPE contro i rumori da calpestio e gli stress da cantiere

Nord Bitumi, società specializzata nella progettazione e realizzazione di membrane bitume polimero, ha sviluppato i nuovi sistemi per l’isolamento acustico Nordsilence e Morfeo.

 

Nordsilence

Nordsilence è il manto antirumore per l’isolamento acustico da rumori di calpestio. Il sistema è costituito dall’accoppiamento in continuo di un materassino di polietilene espanso a cellule chiuse, reticolato chimicamente di spessore 5 mm, con una membrana bitume polimero elastomero (BPE) spessa 3 mm armata con tessuto non tessuto in poliestere e additivata con agenti fonoresilienti, per un totale di 8 mm.

Versione Extra

Nordsilence è disponibile anche nella versione Extra, in cui la variante dimensionale è il materassino in polietilene con uno spessore raddoppiato a 10 mm per arrivare ad un totale di 13 mm, che assicura un elevatissimo indice di attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio ( Lw di 27,4 Db).

Nordsilence e Nordsilence Extra sono indicati per l’isolamento acustico in ogni condizione di terrazze, pavimenti galleggianti, solai intermedi e controsoffittature.

Morfeo

Nord Bitumi propone anche Morfeo, manto isolante antirumore nato dall’accoppiamento di una membrana bitume polimero elastomero (BPE), opportunamente additivata con agenti fonoresilienti, con un tessuto non tessuto in poliestere. L’unione dei due materiali crea un elevato potere fonoisolante e assicura un’ottima resistenza agli stress da cantiere.

Morfeo è disponibile anche nella versione Morfeo adesivo, per l’isolamento acustico delle pareti contro i rumori aerei.

Nordsilence e Morfeo, oltre a fornire resistenza al calpestio e al punzonamento, evitano le perforazioni e le lacerazioni dovute ai transiti e alle lavorazioni di cantiere e presentano semplicità di posa, elevata flessibilità e buona resistenza termica. Entrambi i sistemi sono indicati sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni e sono compatibili con l’installazione di sistemi di riscaldamento a pavimento e a parete.

Catalogo on line http://www.youblisher.com/p/234301-Catalogo-acustica/

Per informazioni  :  nord@nordbitumi.it

Isolamento acustico, ecco come abbattere il rumore

Nordsilence e Morfeo con membrana BPE contro i rumori da calpestio e gli stress da cantiere

Nord Bitumi, società specializzata nella progettazione e realizzazione di membrane bitume polimero, ha sviluppato i nuovi sistemi per l’isolamento acustico Nordsilence e Morfeo.

Nordsilence

Nordsilence è il manto antirumore per l’isolamento acustico da rumori di calpestio. Il sistema è costituito dall’accoppiamento in continuo di un materassino di polietilene espanso a cellule chiuse, reticolato chimicamente di spessore 5 mm, con una membrana bitume polimero elastomero (BPE) spessa 3 mm armata con tessuto non tessuto in poliestere e additivata con agenti fonoresilienti, per un totale di 8 mm.

Versione Extra

Nordsilence è disponibile anche nella versione Extra, in cui la variante dimensionale è il materassino in polietilene con uno spessore raddoppiato a 10 mm per arrivare ad un totale di 13 mm, che assicura un elevatissimo indice di attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio ( Lw di 27,4 Db).

Nordsilence e Nordsilence Extra sono indicati per l’isolamento acustico in ogni condizione di terrazze, pavimenti galleggianti, solai intermedi e controsoffittature.

Morfeo

Nord Bitumi propone anche Morfeo, manto isolante antirumore nato dall’accoppiamento di una membrana bitume polimero elastomero (BPE), opportunamente additivata con agenti fonoresilienti, con un tessuto non tessuto in poliestere. L’unione dei due materiali crea un elevato potere fonoisolante e assicura un’ottima resistenza agli stress da cantiere.

Morfeo è disponibile anche nella versione Morfeo adesivo, per l’isolamento acustico delle pareti contro i rumori aerei.

Nordsilence e Morfeo, oltre a fornire resistenza al calpestio e al punzonamento, evitano le perforazioni e le lacerazioni dovute ai transiti e alle lavorazioni di cantiere e presentano semplicità di posa, elevata flessibilità e buona resistenza termica. Entrambi i sistemi sono indicati sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni e sono compatibili con l’installazione di sistemi di riscaldamento a pavimento e a parete.

Guida all’isolamento acustico.

Scarica la guida all’isolameto acustico di Nord Bitumi NB_catalogo-acustica

  

Manti per l’isolamento acustico da rumori aerei e da calpestio. Abbinano ad un elevato potere isolante un’ottima resistenza agli stress da cantiere.Semplificano la posa e non comportano apprezzabili incrementi di spessore facilitando il lavoro del progettista.

Dati tecnici sui prodotti Nordsilence, Nordsilence Extra, Morfeo, Morfeo Adesivo e Nordrock si trovano in    www.nordbitumiacustica.it.

 

 Nord Bitumi Spa

Via Campagnola 8 

37060 – Sona VR  

Tel 045 6094199 Fax 045 6094191

email:  nord@nordbitumi.it

Normativa Acustica

Di seguito vengono riportate le principali keggi vigenti in materia di Acustica:

Legge 447 del 16-10-1995: Legge quadro sull’inquinamento Acustico. Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 117 della Costituzione, analizzando tutte le tematiche riguardanti il rumore. Stabilisce l’obbligo di redigere valutazioni di impatto acustico nel caso si debbano realizzare opere potenzialmente rumorose (attività produttive, postazioni di servizi commerciali polifunzionali, aeroporti, strade, discoteche….) e impone l’obbligo di effettuare valutazioni di clima acustico per tutte quelle opere che richiedono l’inserimento in un’area particolarmente silenziosa (scuole, ospedali ecc.) e per quelle opere che verranno realizzate in prossimità di insediamenti rumorosi.

D.P.C.M. 14-11-1997: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Disciplina i valori limite di emissione e di immissione ed i valori di attenzione e qualità, secondo una serie di tabelle che si rifanno alla classificazione acustica del territorio comunale e in base ai quali vanno redatte le valutazioni di clima e di impatto acustico previste dalla Legge quadro.

D.P.C.M. 5-12-1997: Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici. Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore. E’ il documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia definendo i valori (minimi o massimi) che devono possedere gli edifici in merito a: Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari Isolamento dai rumori esterni Isolamento dai rumori di calpestio Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo Non riguarda gli edifici destinati ad attività industriali o artigianali che devono comunque assolvere alle prescrizioni riportate nel D.P.C.M. 14-11-1997 e nel Decreto legislativo 277 del 1991, riguardante la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro. D.M. Ambiente 16-03-1998: Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.

D.M. Ambiente 29-11-2000: Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. Stabilisce chi deve realizzare le opere di mitigazione del rumore derivante da traffico veicolare e quali tipologie di interventi vanno adottati indicando come interventi possibili: Pavimentazioni antirumore Barriere acustiche Finestre antirumore Rivestimenti fonoassorbenti per le facciate Trattamento antirumore degli imbocchi delle gallerie non definendo però i limiti massimi di rumore per le varie tipologie di infrastrutture stradali, definite poi nel D.P.R. 30-03-2004, n. 142.

D.P.R. 30-03-2004, n. 142: Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico da traffico veicolare. Definisce i limiti massimi di rumore che possono essere generati dalle infrastrutture stradali rendendo operativo il precedente D.M. Ambiente 29-11-2000 . D

.M. Ambiente 01-04-2004: Linee guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale. Definisce le linee guida per l’utilizzo di sistemi innovativi per l’abbattimento e la mitigazione dell’inquinamento ambientale tra cui l’utilizzo di finestre ventilate antirumore da utilizzarsi per la protezione dei ricettori dai rumori esterni. Regione Lombardia – Legge regionale 10 agosto 2001: Norme in materia di inquinamento acustico