Il futuro delle coperture , NORDSTAR TPO

Manto sintetico  a base di poliolefina termoplastica armato con una rete di poliestere ad elevata resistenza.
tpo
Vantaggi
Armatura in rete di poliestere : Conferisce al prodotto ottime carateristiche di resistenza meccanica ed, in particolare, un’elevata resistenza alla lacerazione. Le elevate doti di allungamento consentono al manto di assorbire e compensare leggeri movimenti strutturali dovuti agli shock termici.
Resistenza raggi UV : il trattamento anti UV è presente su tutto lo spessore del lato superiore della membrana e non solo sulla parte superficiale a garanzia di una maggiore durata nel tempo.
Spessore: l’innovativo ciclo produttivo permette un controllo molto accurato dello spessore garantendone un’elevata uniformità su tutta la larghezza del telo.
Compound: la specifica formulazione e l’alto livello tecnologico delle fasi produttive conferiscono a Nordstar un ampio range di combinazioni tra temperatura e velocità di posa.
Colore: la superfice superiore di color bianco brillante conferisce elevate doti di riflettività ed emissività, Essendo inoltre perfettamente liscia favorisce il dilavamento dello sporco mantenendo queste caratteristiche nel tempo.
Dimensioni: le membrane della gamma NORDSTAR hanno una larghezza standard di 2,44 mt ma saranno disponibili,a richiesta, anche nella versione da 3,05 mt
per maggiori informazioni visita il sito su   www.nordstar-tpo.it

Resistenza alla trazione, effetto ritiro di una membrana

RESISTENZA ALLA TRAZIONE ED ALLUNGAMENTO ALLA ROTTURA: rappresentano caratteristiche meccaniche fondamentali in quanto consentono all’utilizzatore la scelta del materiale appropriato in relazione alle sollecitazioni previste.
1 valori possono variare molto da membrana a membrana e dipendono dal tipo eli armatura impiegato (velo vetro, TNT di poliestere, composita, ecc., ecc.).
È importante che si tenga conto di tali valori in relazione alla destinazione finale del prodotto.
RESISTENZA AL PUNZONAMENTO STATICO E DINAMICO: ambedue le caratteristiche descrivono il comportamento della membrana qualora venga sottoposta all’azione di  un carico fisso (statico) o in movimento (dinamico). I valori dipendono molto dal tipo di armatura: le membrane armate con velo vetro resistono molto meno al punzonamento statico e dinamico delle membrane armate con TNT di poliestere.

RITIRI E MOBILITA‘: sono fenomeni intrinseci al materiale che possono essere validamente l i m i t a t i da un’accurata messa in opera. La tecnica di posa della membrana impermeabilizzante diventa inoltre di cruciale importanza in presenza di movimenti e fessurazioni dello strato sottostante. La posa in aderenza totale richiede maggiori precauzioni in quanto i movimenti e le relative “fessurazioni” si “scaricano” immediatamente sulla membrana stessa. In questi casi è da preferirsi la posa in semiaderenza, con la membrana che viene fissata solamente per punti. In questo modo gli sforzi sono più facilmente assorbibili dalla membrana stessa. Quando i movimenti sono notevoli è consigliabile la posa in indipendenza nel qual caso è necessaria la protezione pesante (ghiaia, piastrellatura, ecc.).

oggi parliamo di …

FLESSIBILITÀ A FREDDO: questa caratteristica indica la temperatura minima alla quale la membrana può essere piegata, in condizioni ben determinate, senza che si verifichi una rottura della massa bituminosa.
Essa da soprattutto informazioni sul comportamento durante la posa in opera che è la fase durante la quale, normalmente, la membrana subisce le sollecitazioni più severe. Non è da confondere con la temperatura minima di srotolamento del rotolo che è sempre largamente superiore alla flessibilità a freddo.

IMPERMEABILITÀ ALL’ACQUA: questa caratteristica misura la tenuta all’acqua della membrana e, quando è superata, significa che la membrana sopporta per 24 ore una pressione pari ad una colonna d’acqua alta 6 metri senza che si verificilino perdite. Per applicazioni particolari, la membrana può essere collaudata a pressioni superiori.

RESISTENZA ALLA LACERAZIONE: indica il carico necessario a lacerare completamente un provino della membrana in determinate condizioni normalizzate.
La prova simula il comportamento di una membrana inchiodata che venga sottoposta a sollecitazioni meccaniche: non ha niente a che fare con le prove di lacerazione (strappo) che vengono empiricamente fatte su membrane in cantiere, con le mani, e che non hanno alcun significato né scientifico né prestazionale

Arriva il freddo, per i climi estremi consigliamo membrane ad alte performance .

Temperature estreme possono causare nei materiali di base di cui è composta la membrana, pericoli che è necessario conoscere per riuscire a contrastarli efficacemente, assicurando un adeguato livello di sicurezza e protezione.
In condizioni di freddo intenso la membrana può “indurirsi” e “spezzarsi”, mentre in caso di caldo estremo tende a rammollire, perde viscosità e quindi si espande, alterando la stabilità di forma iniziale.
La membrana impermeabilizzante, pertanto, dovrà essere scelta con molta cura.
Essa infatti dovrà resistere alle sollecitazioni fisiche, meccaniche e chimiche provenienti sia dall’ambiente esterno sia dall’ambiente interno.
In presenza di isolante termico, queste sollecitazioni sono ancora più accentuate in quanto la temperatura di esercizio del manto impermeabile è in ogni caso “estremizzata”: molto elevata nella stagione calda e molto bassa durante la stagione fredda.
Un’alternanza di temperatura che in alcune località si verifica nelle 24 ore: elevata di giorno, bassa di notte.
Per questi motivi si consiglia di utilizzare prodotti con elevati valori di flessibilità a freddo (-15/-25°C) e di stabilità a caldo (+120/+140°C).
Non va dimenticato che le membrane impiegate devono essere il più possibile “stabili dimensionalmente” (ritiro libero minore 0,30%).
Idonee a questo impiego sono le membrane con armatura di tipo composito (poliestere + fibra di vetro) come Super A, della Nord Bitumi, più stabili di quelle armate con tessuto non tessuto di poliestere.
Per diminuire la temperatura di esercizio del manto impermeabile ed allungarne la funzionalità nel tempo si raccomanda di utilizzare membrane autoprotette o verniciate, come Super A Minerale, che ha la faccia superiore rivestita di scaglie di ardesia naturale.
Super A e Super A Minerale godono della certificazione NBI, che garantisce una standard qualitativo tale da essere accettato in Paesi con climi molto rigidi, quali appunto i Paesi Scandinavi.
Fondamentale, infine, che la posa in opera sia realizzata con accortezza e precisione.
Le “buone pratiche” da seguire non differiscono da quelle per la normale posa. In particolare è necessario assicurarsi che la superficie su cui si applicherà il primer e successivamente l’impermeabilizzante, sia asciutta, pulita, senza tracce di ghiaccio o brina.
Se la temperatura esterna è inferiore ai 5°C il prodotto non va posato.

Per ulteriori informazioni

http://www.nordbitumi.it

Come si valuta una membrana bitume polimero?

 

Una membrana bitume polimero si valuta:

– per i suoi componenti (compound bituminoso, armatura);

– per le sue caratteristiche tecniche, determinate dai componenti.

Le membrane BPP (Bitume Polimero Plastomero) hanno un’ottima stabilità dimensionale a caldo ed una buona flessibilità a freddo.

Le membrane BPE (Bitume Polimero Elastomero) presentano un’ottima lavorabilità alle basse temperature ed hanno una migliore resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

Le membrane PAO hanno elevata resistenza all’invecchiamento termico ed agli UV. Ottima lavorabilità sia alle alte che alle basse temperature.

 

Quali caratteristiche si devono valutare nella scelta di una membrana bitume polimero?

Le caratteristiche da valutare nella scelta di una membrana bituminosa sono:

– spessore e/o peso (massa areica); è un indice della quantità della massa impermeabilizzante;

– carico di rottura (resistenza alla trazione); indica soprattutto tipo e qualità dell’armatura;

– allungamento alla rottura; è un indice delle proprietà elasto-plastiche dell’armatura;

– resistenza al punzonamento statico; mostra la capacità della membrana a mantenere la tenuta impermeabile se sottoposta a carichi puntuali;

– flessibilità a freddo; dà informazioni sul comportamento durante la posa in opera della membrana;

– stabilità di forma a caldo; consente di valutare il comportamento della membrana alle alte temperature, tipiche delle coperture con massiccio isolamento termico.

 

 

Introduzione al sistema Nord Bitumi ADVANCED

 www.nordbitumi.it

Il sistema costruttivo Nord Bitumi advanced rappresenta oggi la soluzione tecnica più evoluta nel panorama nazionale in termini di isolamento acustico dai rumori di calpestio. Sotto il profilo tecnico la soluzione prevede l’impiego del prodotto anticalpestio e dei relativi componenti di sistema direttamente sopra alla cappa strutturale del solaio, nel rispetto di una specifica procedura di posa per la gestione con la massima attenzione di alcuni nodi della struttura.

La realizzazione del sistema costruttivo è subordinato ed è possibile solo grazie alle straordinarie proprietà di resistenza meccanica che lo stesso materassino acustico deve possedere, il tutto oltre alle evidenti proprietà fonoisolanti.

Nord Bitumi advanced è in grado di contenere l’energia che si trasmette sotto forma di vibrazione in misura superiore rispetto al tradizionale massetto galleggiante, è’ importante rammentare come l’incremento del carico che grava sulla “molla del sistema” (tappetino acustico) determini come effetto una maggiore preformance di abbattimento del livello di calpestio (DLw), ulteriore aspetto innovativo è rappresentato dal fatto che la posa del prodotto avviene all’interno della struttura dell’edificio prima della realizzazione di ogni partizione interna,  perciò garantendo una migliore continuità di isolamento acustico, una maggiore velocità di posa del prodotto ed una minore incidenza dello sfido di posa.

Per tali ragioni il sistema Nord Bitumi advanced può essere considerato all’avanguardia della tecnologia sui sistemi fonoisolanti attualmente impiegati in edilizia tradizionale.

Riportiamo negli elaborati grafici a seguire alcuni particolari per la gestione dei “nodi critici” all’interno dell’involucro edilizio.


FIGURA 1°              Particolare parete esterna monoblocco in laterizio

FIGURA 2°              Particolare parete esterna setto in cemento armato

FIGURA 3°              Particolare parete interna laterizio forato leggero

FIGURA 4°              Particolare parete interna in doppio laterizio forato con pannello fonoisolante

Come scegliere la membrana bituminosa più idonea?

Per scegliere la membrana bituminosa più idonea ad ogni specifica impermeabilizzazione, vanno valutati cinque (principali) parametri:

1) Natura del compound bituminoso.

2) Tipo di armatura: velo vetro, tnt da fiocco, tnt da filo continuo, composita.

3) Spessore e peso: offrono una indicazione sulla massa impermeabilizzante.

4) Flessibilità freddo: dà informazioni sul comportamento durante la posa in opera.

5) Stabilità di forma a caldo: consente di valutare il comportamento della membrana quando viene a trovarsi ad elevate temperature (tipiche delle moderne coperture iperisolate termicamente).

Azienda

 

PARAMETRO FUNZIONE OSSERVAZIONI
Spessore e/o peso

(massa areica)

E’ un indice della quantità della massa impermeabilizzante Spessori alti facilitano la posa e la saldatura delle sovrapposizioni.

La massa areica ha influenza anche su:

  • assorbimento acqua
  • permeabilità al vapore
  • resistenza all’invecchiamento
Carico di rottura (resistenza alla trazione) Indica soprattutto tipo e qualità della armatura Consente all’utilizzatore la scelta della membrana appropriata in relazione alle sollecitazioni previste
Allungamento alla rottura E’ un indice della elasticità del supporto interno L’elasticità complessiva della membrana (influenzata anche dal compound) garantisce la resistenza alla fatica del manto impermeabile.
Resistenza al punzonamento statico Indica la capacità di mantenere la tenuta impermeabile se sottoposta a carichi puntuali E’ influenzata sia dal compound che dal tipo di armatura
Flessibilità a freddo Dà soprattutto informazioni sul comportamento durante la posa in opera, momento in cui si presentano i maggiori problemi. In alcuni casi si hanno problemi per le basse temperature anche quando la membrana è stata posata. Ad esempio nei giunti di dilatazione, in zone climatiche con temperature minime severe, all’occorrenza di anomali movimenti della struttura
Stabilità di forma a caldo Consente di valutare il comportamento della membrana quando viene a trovarsi ad elevate temperature In generale le membrane modificate con SBS hanno valori di resistenza al calore inferiori a quelle modificate con APP e PAO

Ristrutturazione ex sede 3M – SEGREEN BUSINESS PARK Milano

 

Segreen nasce dalla volontà della proprietà CBRE Global Investors SGR Spa di ristrutturare la ex sede della 3M secondo gli standard internazionali elevati per uffici efficienti e flessibili, con grande attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e dei servizi alla persona.

Il progetto di riqualificazione di Segreen è stato sviluppato da Lombardini 22, primaria società di architettura e ingegneria.

Brother ha scelto così di trasferire i propri uffici presso Segreen Business Park .

Brother è una società multinazionale di origine giapponese, con sede principale a Nagoya. Essa è un’azienda ricca di storia, che nell’arco di un secolo si è sviluppata e diversificata in maniera notevole: le sue origini non avrebbero mai lasciato presagire la sua realtà attuale.

Brother Italia SpA, filiale italiana di Brother International Ltd, è stata fondata nel 1989 a Cassina de’ Pecchi, a pochi passi da Milano. In questi anni l’azienda, sebbene sia una delle più giovani consociate europee, è cresciuta in maniera molto consistente, distinguendosi per la solida organizzazione commerciale, tecnica, amministrativa, marketing e logistica

Il core business di Brother Italia SpA è costituito da una ricca gamma di strumenti di comunicazione: stampanti, fax e apparecchi multifunzione. L’impiego delle tecnologie è ampio: esistono infatti modelli laser, LED, a trasferimento termico e a getto d’inchiostro.

Soluzione

Si è eseguita l’impermeabilizzazione  di tutta la zona del piano terra con membrana bitume polimero polialfaolefinica ITER 20 dello spessore di4 mm.

A causa della difficoltà e pericolosità della posa a fiamma si è provveduto in alcune zone alla posa della membrana tramite apparecchiatura ad aria calda.

Posizionamento di un tessuto non tessuto e successiva pavimentazione  galleggiante

Materiali utilizzati

Mq  1600 ITER 204 MM

Mq 200 iter 20 Antiradice mm 5

Intervento eseguito in maggio/giugno 2012

Membrane certificate per impermeabilizzazione di ponti e viadotti in calcestruzzo

Membrane certificate per impermeabilizzazione di ponti e viadotti in calcestruzzo , soggetti a trafficoveicolare , ovvero marcatura CE delle membrane flessibili a base di bitume distillato modificato con polimeri in conformità alla nuova normativa EN 14695

I ponti e viadotti sono soggetti a naturale deterioramento dovuto ad agenti atmosferici, a cicli di gelo e disgelo, ad aggressioni chimiche derivanti dall’utilizzo dei sali antigelo, per cui la mancanza di un’adeguata protezione impermeabilizzante da tali aggressioni, accorcerebbe il ciclo di vita di queste costose opere e richiederebbe interventi di manutenzione straordinaria con conseguenti maggiori costi.

Una soluzione elemento di impermeabilizzazione, da posare in totale aderenza sopra il calcestruzzo con successiva stesura a caldo del conglomerato bituminoso ,direttamente sopra la membrana.

Sino ad oggi , i principali requisiti richiesti alle membrane bitume polimero da utilizzarsi in questo contesto sono stati fondamentalmente i seguenti :

• Ottima adesione al supporto in cls

• Tenuta della impermeabilità con basse temperature

• Idonea resistenza meccanica

• Resistenza alle alte temperature durante la posa a caldo del conglomerato bituminoso stradale

• Resistenza ai sali ed ai composti chimici presenti sulle strade

• Requisiti comunque basati su dichiarazioni dei produttori e sulle loro specifiche esperienze, senza una specifica norma che ne potesse fissare appropriate prove atte a tesare la rispondenza delle membrane utilizzate, per la destinazione d’uso prevista.

A partire da Ottobre 2011 i requisiti da soddisfare da parte di queste membrane, sono riportati nella nuova Norma Europea Armonizzata di riferimento EN 14695 “Membrane bituminose armate per l’impermeabilizzazione di impalcati di ponte di calcestruzzo e altre superfici di calcestruzzo, soggette a traffico veicolare”.
La norma specifica le caratteristiche e le prestazioni delle membrane bituminose armate, la cui destinazione d’uso è l’impermeabilizzazione di ponti e altre aree trafficate,in cui il sistema di impermeabilizzazione è eseguito direttamente sull’impalcato, ricoperto successivamente da conglomerato bituminoso posato a caldo.

All’interno della nuova normativa sono stati inseriti, oltre alle prove già previste per il normale utilizzo delle membrane in copertura, nuove prove atte a testare le performance del prodotto per la destinazione d’uso prevista come ad esempio :

impermeabilità all’acqua sotto spinta dinamica ( metodo di prova secondo norma EN 14694 ) :prova principale da superare per l’ottenimento della certificazione CE della membrana secondo EN 14695 e di conseguenza per garantire che la membrana svolga la propria funzione di tenuta all’acqua una volta in opera.

resistenza della membrana a contatto con uno strato di conglomerato bituminoso (metodo di prova secondo norma EN 14692) : la membrana viene testata per verificarne la resistenza alle sollecitazioni che derivano con il diretto contatto del conglomerato bituminoso a caldo , steso direttamente sulla membrana in esame.

Assorbimento d’acqua (metodo di prova secondo EN 14223) : viene testato Il tenore d’acqua assorbita dalla membrana. utilizzata da tempo , prevede l’utilizzo di membrane bitume distillato polimero, quale Nord Bitumi ha provveduto ad ottenere la marcatura CE, conformemente alla norma EN 14695, su una gamma di membrane, sia di origine plastomerica che di origine elastomerica, in grado di soddisfare tutti i requisiti necessari all’utilizzo di tali membrane, nel campo di applicazione indicato nella norma.

ISOLAMENTO ACUSTICO CERTIFICATO

http://www.edilportale.com/csmartnews/isolanti-acustici-certificati-nord-bitumi-rilassatevi._10213.html